Anita... la sua storia con Garibaldi...
La futura moglie di Giuseppe Garibaldi, la donna che diventò quasi una leggenda nel Risorgimento italiano e incarnò l'ideale di donna-guerriero che combatteva per i diritti dei popoli e per l'eguaglianza dei cittadini, proveniva da una famiglia molto modesta, discendente da portoghesi delle Azzorre che nel Settecento erano emigrati in Brasile, prendendo sistemazione nella provincia di Santa Catarina.
Una descrizione certamente attendibile di Anita è quella lasciata dallo stesso Garibaldi nelle sue "Memorie": “Era una donna alta, col volto ovale, i grandi occhi neri e i seni prosperosi” scriverà il generale. Nulla di più sull'aspetto fisico, che tuttavia doveva aver colpito il giovane Garibaldi in modo straordinariamente intenso, dato che dopo averla vista per la prima volta col cannocchiale scrutando un villaggio della Laguna da bordo della sua nave, volle immediatamente sbarcare per mettersi alla ricerca di quella ragazza. La cercò inutilmente per un'ora o giù di lì, finché fu invitato da un abitante del villaggio nella sua casa a prendere una tazza di caffè. Aperta la porta, Garibaldi si trovò davanti quella ragazza alta, fiera e dai "grandi occhi neri" che stava cercando. E, secondo il suo stesso racconto, le disse spavaldamente in italiano (perché a quel tempo non conosceva bene il portoghese): «Tu devi essere mia».
Erika :)
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