martedì 22 marzo 2011

Riflessioni sull'Unità d'Italia..

Studiando storia abbiamo molte volte osservato le carte territoriali del nostro paese e nel corso dei secoli lo vedevamo sempre diviso in stati, staterelli e in parte sottoposto al dominio straniero. Solo alla fine del 1861 all' Unità Nazionale mancavano Lazio,Veneto,Trentino e Friuli Venezia Giulia.
Unità Nazionale,Unità d'Italia: 17 Marzo 1861, 150 anni fà.Tanti nomi illustri che si adoperarono per costruirla, tanti quelli di giovani patrioti che i libri riportano, ma anche tante persone di ogni città, di ogni villaggio in quanto la lotta per l'Unità Nazionale cominciò gradualmente ad acquistare un senso alle orecchie e al cervello delle diseredate masse popolari.
Perfino le donne, all'interno delle case, cucivano le camicie rosse dei garibaldini esprimendo con questa umile attività la propria adesione alla causa dell'unificazione italiana.
Tutti iniziavano a proiettarsi a spezzare quella catena che da secoli ci rendeva calpestati e derisi, tutti iniziavano a sentirsi come fratelli perchè figli della stessa terra dei padri,consapevoli di avere in comune antenati, religione, storia.
Certo non fu facile e rapido estendere il concetto di unità perchè ogni classe sociale aveva i propri problemi e i propri interessi da difendere,si parlavano dialetti diversi, molti
 luoghi erano isolati perchè poche erano le vie di comunicazione e non esistevano i mass media.
Tuttavia quando un' idea è giusta, prima o poi è recepita da tutti ; gli uomini si possono elimiminare fisicamente ,ma non le loro nobili idee ed aspirazioni.
E così,faticosamente, attraverso altre vicende anche drammatiche, altre sfide,dopo 150 anni è giunto a noi , ragazzi del 1998, un paese unito e sta ai giovani di oggi conservarlo preziosamente e migliorarlo.
Ecco perchè cantiamo l'Inno nazionanale,non andiamo a scuola e celebriamo questa data, 17 marzo 1861, con entusiasmo e consapevolezza.


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