mercoledì 24 novembre 2010

Dante e la valle della Magra

INFERNO CANTO XX vv 40-51

Vedi Tiresia, che mutò sembiante
quando di maschio femmina divenne
cangiandosi le membra tutte quante;

e prima, poi, ribatter li convenne
li duo serpenti avvolti, con la verga,
che riavesse le maschili penne.

Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga,
che ne' monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese che di sotto alberga,

ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle
e 'l mar no li era la veduta tronca.


Vedi Tiresia che cambiò aspetto quando da maschio diventò femmina cambiando tutto il suo aspetto e poi dovette battere nuovamente i due serpenti avvolti fra di loro per riavere le sembianze maschili.
Quello che volge le spalle al ventre di Tiresia è Aronte, il quale nei monti di Luni (alpi Apuane),dove il carrarese che abita nella pianura dissoda la terra,ebbe tra i marmi bianchi come sua dimora una grotta dalla quale non gli era impedito di vedere le stelle e il mare.

Tiresia indovino di Tebe
Aronte indovino etrusco intento a guardare in solitudine gli astri,ad osservare il mistero delle stelle e del mare mentre nella pianura i carraresi lavorano i campi.






PURGATORIO CANTO III vv 46-51

Noi divenimmo intanto a piè del monte;
quivi trovammo la roccia sì erta,
che 'ndarno vi sarien le gambe pronte.

Tra Lerice e Turbìa la più diserta,
la più rotta ruina è una scala,
verso di quella, agevole e aperta.


Noi intanto arrivammo ai piedi del monte; qui trovammo un sentiero così scosceso che le gambe non erano pronte a scalare.Tra Lerici e Turbia il sentiero più inaccessibile e impraticabile è , al confronto di quello una scala comoda e ampia

Turbia è un borgo di Nizza





PARADISO CANTO IX vv 88-90

Di quella valle fu' io litorano
tra Ebro e Macra, che per cammin corto
parte lo Genovese dal Toscano.


Io vissi (Folco da Marsiglia che diventò vescovo di Tolosa) sulla riva di quel mare compreso tra le foci del fiume Ebro e quelle del fiume Magra che per un breve tratto fa da confine tra la Liguria e la Toscana.



PARADISO CANTI XVI vv 73-78

Se tu riguardi Luni e Orbisaglia
come sono ite, e come se ne vanno
di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia,

udir come le schiatte si disfanno
non ti parrà nova cosa né forte,
poscia che le cittadi termine hanno.


Dialogo tra Dante e Cacciaguida

Se tu consideri come sono andate in rovina Luni e Urbisaglia (vicino a Torentino),e come si stanno spegnendo sulle loro orme Chiusi (Toscana) e Sinigaglia (Lazio)
non ti sembrerà cosa strana nè difficile a capirsi nell'udire che si spengono anche le famiglie, dal momento che a termine la vita delle città

Luni distrutta dai Saraceni e Urbisaglia dai Visigoti.

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